La Cappella “Veralli Cortesi” nella parte monumentale del cimitero del Verano (Roma)
Le prime notizie storiche sulla tomba della famiglia di Angelo Cortesi, sita nel cimitero monumentale del Verano a Roma, Zona Pincetto Nuovo – Riquadro 28, risalgono al 1875, anno della morte di Antonio Cortesi (padre di Angelo), dove nel testamento lo stesso dispone: “Il mio corpo divenuto cadavere voglio che sia trasportato senza veruna pompa e distinzione coll’accompagno di un ristretto numero di frati al campo Verano e seppellito vicino a mia madre e a mio padre nel pezzo di terra acquistato dalla nostra famiglia dentro il sepolcro ove sono i miei congiunti.”.
Nel testamento di Angelo Cortesi, aperto nel 1917 è invece scritto: “Possedendo io nel campo Verano di Roma una cappella mortuaria non ancora ultimata il mio erede universale dovrà al più presto possibile dopo la mia morte ultimarla rivestendola nell’interno tutta di marmo bianco e ponendovi tutti li ritratti in smalto dei miei defunti di mia famiglia che trovansi nella mia abitazione in Roma, nonché quelli di Letizia Veralli e mio che farà fare equali a quelli già esistenti”.
Nel 1921 il Consiglio di Amministrazione dell’O.P. “Veralli-Cortesi”, costituita a seguito della nomina del Comune di Todi, quale erede universale dei beni di Angelo Cortesi, interveniva a portare a termine i lavori della cappella della famiglia Cortesi, come da nota dei lavori eseguiti, rimessa dal sig. Coradeschi in data 7 luglio 1921 (agli atti in archivio); il primo dicembre dello stesso anno nella cappella fu tumulata anche la salma di Angelo Cortesi, fino a quel momento in un loculo preso in affitto dal Comune di Roma.